La critica su Hengel Meneghetti

01.07.2013 15:11

Riportiamo queste parole su Hengel  Meneghetti (foto),

da parte della scrittrice Antonella Griseri:

 

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LA CRITICA SU HENGEL MENEGHETTI:

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Presentazione a cura di Antonella griseri , scrittrice.
La poesia di Hengel Meneghetti è un canto,un tributo alla vita,nonostante il dolore che viaggia persistente nei versi.
Un dolore costante,presente,vivo.
Eppure,l’autrice non cade mai nella lamentazione,nella frustrazione,nell’avvilimento…
I suoi versi si aprono come un’enunciazione di un dramma;talvolta di una tragedia che trascina con sé sofferenze insopportabili,forse intollerabili.
Eppure Hengel Meneghetti,dopo aver messo sulla scena il “Patos” assoluto,fatto di temi terribili come l’abbandono” e la” morte”,è capace, con maestria incondizionata ,ad esorcizzare il tutto, trasformando la sconfitta in speranza,l’abbandono in attesa,la morte in conforto.
Non solo poetessa ma brava narratrice.
I suoi scritti ,quando non sono in versi rasentano essi stessi la poesia.
La medesima presentazione di che fa di lei è poesia;
sorta con quella sua maniera delicata di trafiggere e poi risollevare e risollevarsi.
Il linguaggio è ricercato, senza essere ossessivo,assolutamente naturale, diventa segno di un talento innato,poiché si legge che le parole escono senza sforzo,senza ricerca assillante della giusta assonanza.
Sono un fiume di note che suonano una bellissima armonia.
La Meneghetti non cerca di dissimulare il dolore,che è comunque avvertito e sofferto da chi legge .
Il lettore ne diventa partecipe ma lei ha la ampiezza di far nascere non la pietà,non la compassione ma la partecipazione,la condivisione assoluta.
L’autrice ,per il mio sentire, è un poeta-sociale…non perché i suoi argomenti riguardino temi legati
al “sociale” nel senso comune del termine ma perché svolge un’azione taumaturgica nel lettore.
Il lettore sente.
E soprattutto compartecipa..
Questo tipo di canto è un raro modello di come la poesia possa diventare prodigiosa,possa essere di aiuto,possa presentarsi come esempio a tutti i sofferenti,ai dubbiosi.
Costante il tema di Dio,nella visione di Hengel padre buono ,amico e misericordioso.
Ma anche in questo caso non scade mai nel fanatismo,nel bigottismo,nell’ipocrisia…
Il Dio di Hengel è il Dio che tutti vorremmo,è la sua dichiarazione e professione di Fede ma anche un condividere con gli altri quella certezza che perfino nel miscredente più totale si può accendere un dubbio e soprattutto una speranza.
Leggendo i suoi versi ne verrete rapiti.
E’ come se l’autrice mettesse una musica di sottofondo e poi vi portasse con sé in una danza armoniosa fatta di immagini e parole da cui uscirete estasiati.